Autunno 2025: aumentano i casi di influenza e virus respiratori in Italia. I sintomi da monitorare, i vaccini raccomandati.
Con l’arrivo dell’autunno 2025, si intensifica la diffusione del consueto mosaico di virus respiratori, con un’attenzione crescente verso le forme clinicamente più severe. Accanto all’influenza stagionale, continuano a circolare virus come RSV, SARS-CoV-2, rinovirus e adenovirus, spesso responsabili di quadri sovrapposti o sequenziali che colpiscono in modo particolare anziani, bambini e persone con malattie croniche. L’attuale strategia di sorveglianza da parte dei medici sentinella non si concentra più solo sull’influenza “vera e propria”, ma su tutte le infezioni respiratorie acute (ARI), così da intercettare in tempo le situazioni potenzialmente pericolose.
Come riportato da italiaoggi.it, secondo le analisi del virologo Fabrizio Pregliasco, nel corso della stagione 2025-26 i contagi da virus influenzali potrebbero attestarsi intorno ai 15-16 milioni, un dato in linea con gli ultimi anni. Tuttavia, a destare maggiore preoccupazione sono le possibili complicanze nei soggetti più vulnerabili. La forma classica dell’influenza si manifesta con febbre improvvisa e alta, dolori muscolari, affaticamento marcato e sintomi respiratori come tosse, gola infiammata o naso ostruito. A differenza del raffreddore, l’influenza può compromettere in modo significativo lo stato generale di salute, con un esordio rapido e debilitante.

La circolazione virale del 2025 e l’importanza di riconoscere i sintomi
La stagione attuale vede in circolazione sia l’influenza A, nelle sue varianti H1N1 e H3N2, sia l’influenza B (Victoria), che ha avuto un forte impatto pediatrico in Australia. Il virus respiratorio sinciziale (RSV) continua a colpire i bambini più piccoli e gli anziani, mentre il COVID-19, pur con una diffusione più contenuta, mostra ondate localizzate con sintomi simili all’influenza, ma spesso accompagnati da mal di gola intenso e tosse persistente. La tempestiva identificazione dei sintomi è cruciale per attivare le misure di prevenzione ed evitare il peggioramento del quadro clinico.
Vaccini aggiornati e prevenzione quotidiana per ridurre i rischi
I vaccini antinfluenzali 2025–26, disponibili in formulazioni standard, adiuvate o ad alto dosaggio, rappresentano la principale difesa contro le forme gravi. Il Ministero della Salute ne raccomanda l’uso gratuito a partire dai 60 anni, ai soggetti con patologie croniche, ai bambini da sei mesi in su e alle donne in gravidanza. È possibile la co-somministrazione con il vaccino COVID-19 aggiornato, ottimizzando così la protezione nei mesi più critici. Lavarsi frequentemente le mani, arieggiare gli ambienti e restare a casa in caso di febbre sono comportamenti che, insieme alla vaccinazione, aiutano a contenere la diffusione dei virus respiratori e a proteggere le persone più fragili.